Un attimo! Quella scena mi ha riportato alle immagini in bianco e nero dei filmati che documentano i rastrellamenti fatti dai tedeschi ai danni degli ebrei. Tutto è accaduto in pochi attimi. Mi son sentito inerme come quella gente che dietro i vetri, durante la seconda guerra mondiale, lo era stato contro quei barbari che non hanno risparmiato nemmeno donne e bambini. All'improvviso, mentre guardavo il personale medico scendere dal mezzo di soccorso per recarsi presso il domicilio del contagiato da COVID-19, mi è sembrato di guardare un video, ma la cosa che mi ha sconvolto sono stati i colori: non c'erano... Mi è sembrato assurdo! Attimi che appaiono surreali. Incredibilmente anche un'altra scena ha minato la mia lucidità: dalla stanza accanto a quella del balcone dov'ero acquattato dietro ai vetri, mentre osservavo quel poveraccio che veniva scortato all'ospedale, è venuta fuori mia figlia. Ci siamo guardati... Assurdo, non aveva colori addosso.
Ripensando a questa mattina e ai documentari della prima e seconda guerra mondiale, seppur non riuscendo ad immaginare quali sentimenti passassero nella mente di quella gente, che non per loro scelta, vissero un dramma inaudito, oggi so dare con certezza una risposta... So riconoscere il colore della tragedia: scala di grigio.Solo dopo alcune ore ho appreso che il soggetto non era un uomo, ma una donna anziana che era svenuta; in questo caso il COVID-19 è risultato estraneo, ma resta la scala di grigio!