Eventi
Gli appartenenti alle generazione Z, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 25 anni, si configurano come la fascia della popolazione più connessa ai social network, non conoscono periodo della loro vita dove internet non sia esistito.
Con la crescente digitalizzazione aumentano vertiginosamente i rischi ai quali gli adolescenti e i giovani adulti sono quotidianamente esposti.
Uno dei molteplici pericoli della rete nel quale un giovane può incappare è il cyberbullismo, fenomeno oggi dilagante e che miete migliaia di vittime ogni anno.
Per prevenire appare dunque fondamentale educare e sensibilizzare la popolazione, prime fra tutte le ultime generazioni.
La scuola secondaria di primo grado “Giovani XIII - G. Parini” di Baiano - Sperone ha dedicato l’unità di apprendimento trasversale del primo quadrimestre a questa tematica.
Le classi prime dell’istituto hanno realizzato, sotto la guida del team docenti, un video circa le modalità di svolgimento del cyberbullismo, i suoi rischi e i sentimenti che può generare nelle vittime del fenomeno (https://www.youtube.com/playlist?list=PLsY_PZY3fneU6E8JHyeUNnqfll-PM2muy ).
I video, frutto del lavoro degli studenti, sono stati il risultato di un progetto iniziato nel mese di Settembre, delle ore di educazione civica che settimanalmente vengono erogate agli studenti, e degli incontri tra i vari dipartimenti del corpo docente, tra cui il dipartimento STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) di cui il professore Paco Castaldi è coordinatore.
L’istituto ha preso parte in vari progetti rilevanti, tra cui il progetto Edugreen con BioBot. Edugreen è un pon rivolto in particolare alle scuole del primo ciclo la cui idea chiave è realizzare ambienti e spazi per acquisire conoscenze sull’ambiente, sull’ecologia, le scienze conforme alla tematica della transizione ecologica.
Nel dettaglio BioBot è un orto su ruote che permette l’irrigazione e il pompaggio dell’acqua e dei fertilizzanti in maniera automatizzata, attraverso una serie di sensori gestiti tramite coding dagli alunni è possibile controllare fino a 3 diverse colture.
L’adesione al progetto è stata resa possibile grazie alla presenza di personale altamente qualificato, a partire dal preside Pasquale Napolitano, laureato in ingegneria informatica, il quale ha permesso e attivamente promosso la crescente digitalizzazione dell’istituto. Nel corpo docenti spicca la figura del professore Paco Castaldi, insegnante di matematica e scienze, agronomo, con specifiche competenze nell’ambito dell’apicoltura e della produzione del miele e della didattica in ambito agro-ambientale. Le competenze del preside e del corpo docente agevolano quindi la formazione degli studenti e il raggiungimento di importanti traguardi.
Delia Cassetta
Si è conclusa a Morcone (BN), in c/da Canepino, nel pomeriggio di Domenica 2 Aprile, la terza prova del campionato regionale Campania: “Coppa Italia di Zona”, presso il Kartodromo ASD Karting Club Morcone.
Le qualifiche e le gare si sono svolte alla presenza di un pubblico di appassionati e professionisti del settore.Questo terzo appuntamento è cominciato alle ore 9 con il warm up dei partecipanti. In seguito, hanno avuto luogo le qualifiche e i successivi turni di gara, il primo dei quali in mattinata, mentre il secondo turno di gara è stato disputato nel pomeriggio.
In gara le categorie nazionali 60 Mini, MINI Gr.3 Under (08/10 anni), MINI Gr.3 (10/12 anni), OK-N Junior, OK-N, OK-N Over 40, KZ2, KZN Rookie, KZN Over 25, KZN Over 30, KZN Over 50, 100-125 Legend, Territoriale Gilera e la 125 Territoriale Junior in cui ha trovato in Antonio Parlapiano il suo protagonista con la conquista di pole, prefinale e finale. Ed è proprio di questo piccolo campione che si inizia a parlare sulle testate locali, regionali e nazionali.
Questo è soltanto uno dei successi portati a casa dal giovane campione, il quale nell’ottobre dello scorso anno, a soli 13 anni di età, ha conquistato il tricolore nella X30 Junior nella 37a edizione del Campionato italiano ACI Karting.
Ancor prima, nel mese di Maggio del 2022, Antonio si è aggiudicato per la X30 Junior il secondo gradino, conquistando il trofeo “Città di Castelvolturno”.
Sarebbe lunga la lista da pubblicare circa i traguardi raggiunti dal pilota sannita. Il suo successo è la grande passione nata fin dalla tenera età, e il papà Giulio, proprietario del Kartodromo di Morcone, ha compreso con tempestività le potenzialità di Antonio.
È tale la sua passione a tal punto da scegliere come percorso di studi un indirizzo professionale-meccanico.
I nostri grandi auguri dalla redazione alla futura promessa dello sport!
Delia Cassetta
Il Carnevale, con le sue maschere tipiche e i suoi scherzi festosi, è una festività molto sentita nella regione Campania, è celebrata fin dai tempi più antichi.
Carri allegorici, gaiezza che aleggia nell’aria, tavole imbandite e costumi originali: questo è solo un accenno di ciò che si potrà trovare in questi spettacoli carnevaleschi.
La festività è celebrata e sentita in ogni singola provincia della regione Campania.
Dopo lo stop dovuto alla pandemia e le edizioni ridotte dello scorso anno, le Pro Loco intendono recuperare il tempo perduto mettendo in campo le energie necessarie per proporre appuntamenti divertenti e che richiamano l'antica e gloriosa tradizione del carnevale sannita.
Nel beneventano, torna la dodicesima edizione del Carnevale Collese (Colle Sannita, Bn) che domenica 19 e martedì 21 febbraio 2023 animerà la cittadina in provincia di Benevento. La manifestazione, giunta alla sua 12esima edizione, prevede la tradizionale sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati per le vie del paese che prenderà il via alle ore 15.00 .
A Limatola (Bn), avrà invece luogo la 30esima edizione di una delle più note parate carnevalesche del beneventano. Nel piccolo borgo è anche presente uno splendido castello medievale, dove proprio durate il Carnevale 2023 saranno organizzate visite guidate ed escursioni. Peculiarità della manifestazione di Limatola è la rappresentazione di antichi giochi della tradizione come la “ruzzola”: una tradizione che da decenni viene praticata anche in altri borghi dell'alto Sannio beneventano, come ad esempio Pontelandolfo. Si tratta di un gioco risalente al 1300 circa, praticato tutt’oggi dai cittadini, il quale presenta analogie al percorso con le biglie, tuttavia le biglie sono forme di formaggio e il percorso è costituito dalle strade del paese.
Il Carnevale Castelveterese è un evento tradizionale che si svolge a Castelvetere sul Calore, in provincia di Avellino, nei giorni che accompagnano il Martedì Grasso. Quest’anno avrà luogo nei giorni del 19, 21 e del 25-26 febbraio.
E’ ritenuto tra i più artistici dei Carnevali d’Irpinia grazie ai suoi carri allegorici in cartapesta, ai gruppi di ballo coordinati, all'immancabile tarantella e alle maschere che sfilano per il paese, la tradizione carnevalesca di Castelvetere sembra affondare le sue radici addirittura verso la fine del Seicento.
Rilevante è poi il Carnevale di Montemarano, borgo situato nell’Alta Irpinia, in provincia di Avellino. A Montemarno, il Carnevale si festeggia in due diversi momenti: il primo, inizia il 17 gennaio in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate e vede il suo culmine nei giorni di domenica, lunedì emartedi grasso, il secondo, nel pomeriggio della domenica successiva con la rappresentazione della “Morte di Carnevale”.
Negli ultimi tre giorni di Carnevale le vie del borgo vengono animate dalla folla festosa al ritmo della “Tarantella Montemaranese”, una tradizionale melodia che fu importata dai Bulgari nel corso delle varie dominazioni.
Nel corso della sua esecuzione processioni di maschere si snodano attraverso le vie di Montemarano emettendo grida liberatorie, riportando così alla memoria l’antica volontà di “rivoluzione sociale” e il desiderio di sovvertimento dei ruoli che caratterizzava le antiche masse popolari.
Non solo occasione per ricordare le antiche origini e i tumultuosi avvenimenti sociali che ci permettono di giovare del nostro presente, il Carnevale può configurarsi anche come opportunità di riflessioni e sensibilizzazione su problematiche odierne.
Ne è un esempio lampante il Gran Carnevale Maiorese, il quale sarà celebrato dal 19 al 21 Febbraio nel comune di Maiori (Salerno). La celebrazione non mira soltanto al divertimento dei partecipanti, ma soprattutto a veicolare importanti messaggi attraverso l’arte della cartapesta. La tematica principale sarà la salvaguardia del pianeta e del mare, in occasione delle celebrazioni UNESCO per il decennio sul mare.
A Settembre 2023 il Gran Carnevale Maiorese farà richiesta per entrare a far parte del patrimonio culturale immateriale Campano.
Non si può parlare di Carnevale Campano senza menzionare lo storico Carnevale di Capua, il quale sembra essere in assoluto il più antico della regione. Il Carnevale Capuano affonda le proprie radici in antichi culti pagani che celebravano la rinascita e la fertilità, ai festeggiamenti plebei si aggiunse poi nel corso del 1800, anche la nobiltà.
Oggi, oltre ai tradizionali carri appaiono fondamentali le danze e i canti di satira detti “cicuzze”. Quello Capuano, è forse la celebrazione dove si comprende al meglio l’identità culturale Campana.
Ultimo, ma non per importanza, occorre parlare del capoluogo Campano.
Il maggior sviluppo del Carnevale nel capoluogo è stato raggiunto durante il regno dei Borboni. Con re Carlo III infatti il Carnevale era considerato una festa totale, durante la quale tutta la città veniva decorata. Durante le celebrazioni si assisteva allo scambio dei ruoli per un giorno, tra popolani e nobili. In quel periodo nacquero le famose “cuccagne”, dei tronchi di legno eretti nelle piazze, in cima ai quali era posto ogni genere di prelibatezza gastronomica.
Tra i carnevali più partecipati c'è sicuramente quello di Palma Campania con le famosissime quadriglie e non da meno è quello di Saviano. Saviano è un comune situato nell’area nolana che dà vita ad un Carnevale che negli anni si è evoluto e si è trasformato in un evento di importanza nazionale.
Spettacolare è lunga parata per le strade del comune di Saviano, dove è possibile ammirare tutte le maschere tipiche della commedia napoletana, animata da costumi scintillanti, balli di gruppo,coreografie festose, serate folk ed eventi gastronomici. La festa inizierà ufficialmente il 17 Gennaio con il corteo storico “La Repubblica di Masaniello”, la quale marcerà dalle vie del centro storico fino a Corso Italia. La prima domenica di Febbraio, saranno invece presentati i 12 carri allegorici. Le sfilate del carri allegorici sono generalmente due e avranno luogo il martedì grasso e l’ultima domenica di Carnevale. Il Carnevale di Saviano ha registrato addirittura 100mila presenze ed è accompagnato da innumerevoli eventi gastronomici.
L'elenco su indicato è solo una parte delle manifestazioni che si svolgono in Camapnia esse rappresentano uno spaccato culturale e sociale di una regione che ha tanto da offrire!
Il Carnevale è molto più di una semplice festa, fin dalle epoche remote si è configurato come l’unico periodo dell’anno nel quale sacro e profano si mescolavano e, soprattutto, le divergenze sociali venivano messe da parte, nobiltà e popolo accorrevano in strada alla pari al solo scopo di condividere ricordi ed emozioni
Di origini campane, cresciuto in quel di Somma Vesuviana, ben presto si trasferisce nel Lazio dove ha da sempre insegnato, ma soprattutto coltivato la sua passione: la scrittura.
Il Dott. Luigi Jovino (foto in basso), oltre ad essere un giornalista di riferimento per il quotidiano Il Messaggero, è anche un grande appassionato della cultura dello stare bene a tavola, una passione che lo ha portato a pubblicare diversi libri sul cibo. I suoi manoscritti legano l’uomo ai territori, alle tradizioni storico culturali e di come il cibo ha un legame intrinseco con l’essere umano: veri e propri documenti della memoria in cui racconti, documenti e tradizioni si avviluppano come gomene.
“Il gusto viandante. Cibi di strada nel Lazio”, “Il cibo del pellegrino. Viaggio enogastronomico nel tempo lungo la via Francigena” e “Il gusto popolare. Cibi di strada da cortile e della tradizione a Napoli e Campania”, sono solo alcuni dei lavori realizzati da Jovino che raccontano con serietà e critica disincantata il buono ed il bello del cibo.
L’ultimo lavoro di Jovino, premiato da “Città del Vino”: "La Catalanesca, tra vino ed amore" è un racconto dedicato ad un vino ancora poco conosciuto che si produce, ancora oggi, alle pendici del vulcano partenopeo e descrive la vicenda di due contadini Gaspare e Giuliana che investono gran parte delle loro risorse nella produzione di vino Catalanesca. La storia, frutto della fantasia, offre il pretesto per raccontare un periodo particolare della vita agricola sommese, partendo dalla seconda metà del Novecento. "Ho cercato di ricostruire – ha detto Luigi Jovino – nei miei ricordi le dolci sensazioni, le speranze ed i dubbi che vivevo nel periodo della mia fanciullezza quando l'agricoltura era florida, centinaia di giovani erano impegnati nei Marcamenti della frutta. Il lavoro era duro, ma si era tutti più felici. Sono contento che questi sentimenti siano stati riconosciuti dalla giuria del premio che ha voluto pubblicare il mio racconto".
Il testo presentato lo scorso novembre al concorso letterario, organizzato dall'Associazione Nazionale Città del Vino, dedicato a Nino D'Antonio (docente di Letteratura alla Federico II, giornalista e scrittore napoletano, scomparso nel 2021), è stato premiato ed inserito nell'antologia "Racconti intorno al vino" edito da Jolly Roger con altri 10 racconti di altrettanti scrittori, selezionati tra centinaia di partecipanti. Alla manifestazione tenutasi quest’anno a Duino Aurisina (Trieste), per la convention organizzata annualmente dall’Associazione Nazionale Città del Vino, erano presenti circa 130 amministratori locali, provenienti da tutta Italia. Tanti i temi trattati nell’ambito dell’iniziativa che si è svolta in Friuli- Venezia Giulia, tra questi: la difesa delle piccole Doc, quella del vino e del made in Italy in Europa, i progetti di food policy e l’importanza dell’enoturismo. È particolare che proprio ad un racconto dedicato alla “Catalanesca”, una piccola produzione senza marchio riconosciuto dalla UE e poco conosciuto, sia stato conferito un premio in un contesto di grande rilievo al cospetto di operatori di settore e amministratori sensibili.
SABATO 14 DICEMBRE 2023 LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME CON IL RACCONTO PREMIATO
Al ristorante l'Eremo, in zona Castello, si terrà alle ore 19 la presentazione del libro, seguito da una cena alla maniera antica dei contadini. All'iniziativa parteciperanno Franco Mosca, presidente della Proloco di Somma Vesuviana e giornalisti del settore enogastronomico. Il "cuoco per passione" Salvatore Cardamone con lo staff dell'Eremo cureranno il menù per catturare i palati più esigenti e raffinati.Sicuramente nel corso della presentazione di questo nuovo volume saranno anche date alcune anticipazioni sul prossimo futuro lavoro sui vini vulcanici del Lazio e della Campania che sarà pubblicato nella rivista 'Terre del vino', edito dall’Associazione Nazionale Città del Vino. La rivista nata nel 2002 si occupa principalmente di promuovere i Comuni associati e di divulgare, presso i Sindaci e gli Amministratori delle Città del Vino, ricerche, documentari e racconti realizzati da professionisti del settore. Ovviamente considerate le competenze di Jovino, senza contare gli innumerevoli premi come critico enogastronomico, scrittore e giornalista, la scelta non poteva essere più opportuna. Infatti la sua critica legata a logiche trasparenti è sempre puntuale, ma non sempre accomodante, caratteristiche che fanno di questo giornalista un professionista amato e temuto, ma soprattutto rispettato da tutti.
L’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi sez. Napoli è sempre stata attenta nel proporre ai propri associati corsi di aggiornamento e formazione, ma anche a coinvolgere i giovani allievi degli istituti alberghieri.
Con l’avvicendarsi del direttivo eletto nel 2020, il nuovo fiduciario Dario Duro ha da subito inteso dare forza a quanto già fatto dal precedente gruppo di lavoro. Ma il vero cambio di rotta è avvenuto grazie alle capacità di Duro e del direttivo tutto nel saper coinvolgere, interagire, collaborare con altre associazioni, enti e professionisti esterni in grado di contribuire a dare visibilità all’AMIRA sez. Napoli. In quest’ottica si svolgono gli incontri che il fiduciario Duro, d’intesa con il direttivo ed il gruppo di lavoro periodicamente organizzano.
L’incontro tenutosi lo scorso 16 dicembre presso l’Hotel Paradiso di Napoli, grazie alla disponibilità del socio AMIRA Ciro Caruso e all’ospitalità del Direttore della struttura, Alberto Sorrentino, come ogni anno, è stato organizzato per il rituale scambio degli auguri di Natale, e per ripercorrere e raccontare alcune iniziative alle quali l’AMIRA ha partecipato come quella, ad esempio, tenutasi ad Ischia, dove Enzo D’Adamo (Vice Fiduciario e Gran Maestro della Ristorazione) con la sua squadra ha conquistato il TROFEO PROCIDA CAPITALE DELLA CULTURA 2022.
La giornata è stata l’occasione per conferire nuovi incarichi e distribuire attestati di merito.
Nuovi incarichi:
Massimo Marchini - Segretario
Pasquale Brillante – Maestro dei vini
Valerio del Giudice - Referente della zona di Benevento
Arcangelo Farinato - Coordinatore dei giovani Soci
Attestati di merito:
Ugo D’Urso - Maestro di cucina
Alberto Sorrentino - Direttore Hotel Paradiso
Arianna Di Costanzo - Titolare Azienda Vinicola
Vito Cerbone - Maestro della Fotografia
Tra i riconoscimenti dovuti, vi è stato quello conferito a Dario Duro di Food &Beverage Manager.
Estensa: la formazione per gli associati che guardano al futuro
Di particolare interesse, infine, è stata la bella presentazione o meglio la provocazione, fatta dal Prof. Gennaro Guida - sales e manager director della web agency “Estenza” - il quale ha illustrato i motivi per i quali i futuri professionisti del mondo del Food dovrebbero comprendere le potenzialità del web.
Guida è titolare di Estensa, una web agency specializzata nel web marketing turistico, ma il manager campano è titolare di altre aziende che operano nel settore del web (dalla realizzazione di contenuti alla gestione dei social, dalla realizzazione di video alla formazione e/o gestione del sito) con un fatturato di oltre un milione e cinquecentomila euro, 20 impiegati ed un portafoglio clienti di carattere nazionale. Il fiduciario Dario Duro non poteva farsi sfuggire l’occasione di creare una collaborazione tesa a informare e formare i propri associati. Il focus dedicato a Gennaro Guida è pubblicato su Obiettivo Campania (cartaceo) distribuito presso le gallerie dei centri commerciali campani convenzionati.
Torna quest’anno, nelle giornate del 3 e 4 gennaio, dopo due anni di inattività causa COVID, la trentottesima edizione del “Presepe nel Presepe”. L’evento si terrà come da tradizione nel centro storico del comune di Morcone, in provincia di Benevento. Il piccolo borgo dell’alto Sannio beneventano appare come un centro abitato che si erge sulle ripide falde di un'altura collinare posta alle pendici del massiccio montuoso del Matese, affacciato sulla valle del fiume Tammaro. Agli occhi degli osservatori che percorrono la superstrada che collega la provincia di Benevento alla provincia di Campobasso, il comune si presenta come un agglomerato arroccato su un rilievo collinare e circondato da una vegetazione rigogliosa. Quando cala la notte e le luci del paese si accendono rischiarando le tenebre il visitatore viene colto da un’atmosfera magica, ancora più enfatizzata se la soffice coltre nevosa ricopre il rilievo. Il paese, già di per sé, si configura come un presepe, riportando alla memoria ricordi di un antico passato rurale. È proprio per l’atmosfera mistica che aleggia nel luogo che si è soliti parlare di “Presepe nel Presepe”. L’Associazione del Presepe nel Presepe in collaborazione con la Proloco di Morcone, la Proloco Murgantia e il Comune di Morcone presentano due giornate all’insegna di suggestivi percorsi tra i vicoli del borgo e dell’incantevole spettacolo della Natività. Percorrendo le stradine del fascinoso borgo si possono ammirare scenari che riportano in vita gli antichi mestieri dell’epoca. Fabbri, falegnami, pastori e greggi riempiono i vicoli del centro storico in attesa della Natività e alla ricerca della capanna in cui essa avrà luogo. Terminato il cammino, attraversato il centro storico, si giunge a Porta San Marco, dove ci si ritrova nell’area che ospiterà la Natività. Il giorno 3 Gennaio 2023 sarà possibile accedere al percorso in due diverse fasce orarie. Il primo ingresso si aprirà alle ore 15.30 e sarà possibile accedere fino alle ore 17.00, con la prima rappresentazione della Natività alle ore 18.00. La seconda Natività del giorno 3 Gennaio avrà luogo alle ore 20.00. Il giorno 4 Gennaio 2023, invece, sarà possibile accedere al percorso nel centro storico dalle ore 16.00 alle ore 18.15, con un’unica rappresentazione della Natività alle ore 19.00. Per accedere all’evento, per motivi logistici e di sicurezza, sarà necessaria una prenotazione che è possibile effettuare rivolgendosi ai contatti indicati sul sito del Presepe nel Presepe: http://www.presepenelpresepe.org/