I 63 campioni d'olio, provenienti da tutte e cinque le province campane, sono stati valutati presso la sede romana dell'Associazione UMAO (Unione Mediterranea Assaggiatori Oli); di questi, il 43% sono risultati eccellenti e solo il 6% è risultato olio difettato. Un dato, quello della diciannovesima edizione, significativo. Infatti nel corso degli ultimi anni sono diminuiti gli oli difettatati e ciò si traduce in una maggiore attenzione da parte degli olivicoltori su tutto il processo produttivo: dalla raccolta delle olive fino all'imbottigliamento dell'olio.
Un Premio per sottolineare le produzioni locali
L'iniziativa è stata anche l'occasione per fare il punto della situazione circa le produzioni locali. Al convegno, dal titolo “L'importanza delle varietà locali”, hanno partecipato: (foto in basso - da sinistra) Paola Fioravanti, Presidente UMAO; Vera Buonomo, Presidente COPAGRI Campania; Carmine Colella, Agronomo; Nicola Caputo, consigliere delegato per l’agricoltura del presidente della Regione Campania; Roberto Goglia, olivicoltore; Carmine Pecoraro, Presidente Consorzio Olivicoltori Salerno.
Numerosi sono stati gli input dei relatori, che certo non sono sfuggiti al delegato per l'Agricoltura della Regione, che ha sottolineato l'importanza ed il ruolo che il comparto olivicolo sannita potrebbe rappresentare nel prossimo futuro, soprattutto se i produttori sapranno organizzarsi. Considerato che Solopaca è di fatto un distretto vitivinicolo, ha sottolineato Caputo, gli olivicoltori non dovranno farsi sfuggire l'opportunità di agganciarsi a questo comparto, che ormai cura la promozione all'estero nel settore del enoturismo, e con loro realizzare strategie di marketing a livello nazionale ed internazionale.
"L'olio nutraceutico che blocca il calo demografico"
È da sottolineare, per quanto concerne il comparto olivicolo sannita, che l'interesse mostrato da parte dei media locali e nazionali, l'attenzione che il consumatore (sempre più consapevole) pone circa i prodotti di qualità, il ricambio generazionale nelle aziende agricole ed una serie di attività divulgative condotte, ideate e sostenute dalle associazione di tecnici professionisti assaggiatori di oli di oliva vergine, sta agevolando lo sviluppo qualitativo dell'olio extravergine nel sud Italia, così come sta avvenendo nell'Alto Sannio Beneventano: territori in cui Associazioni, Pro Loco, o cooperative di olivicoltori presenti nei Comuni a vocazione olivicola, organizzano concorsi e corsi di formazione per gli operatori; attività che possono procurare solo effetti positivi per questi territori che necessitano, oltremodo, di una politica seria tesa al ripopolamento umano, visto che per il passato lo è stato solo a favore della fauna (volpi, lupi e cinghiali).
Una partita da non perdere sopratutto se si considera che il comparto potrebbe contribuire a fermare, o in qualche modo arginare, lo spopolamento di questi territori.
I vincitori della XIX edizione - Premio “filo d'Olio”
Per la categoria fruttati intensi
I classificato - Antico Podere Matesino
II classificato - Azienda Agricola Ileana Napoletano
III classificato - Colella Carmine
Per la categoria fruttati medi
I classificato - Letizia Fasano
II classificato - Romano Pasquale
III classificato - Giacomo Cassetta -- www.olivicolacassetta.it
Per la categoria fruttati leggeri
I classificato – Minieri Michele
II classificato – D'Angelo Lucia
III classificato – Ronauro Carmela
Menzioni:
Per la categoria fruttati intensi
Frantoio Romano
Romano Pasquale
Agriturismo Di Fiore -- www.agriturismodifiore.it
Azienda Agricola Nifo
Per la categoria fruttati medi
Mazzuocco Michele
Frantoio Romano
Colella Carmine
Tancredi Giovanni
Bergavi Chiara
Per la categoria fruttati leggeri
Cicchiello
M.Teresa Pigna