Sono sempre più numerosi gli Enti, le fondazioni e le associazioni che ricorrono al gioco o all'utilizzo di strumenti tecnologici (pc, cellulari e tablet) per attività ludico didattiche, tese ad insegnare, educare o trasferire informazioni che possano rimanere in modo indelebile nella mente dei più giovani.
È ormai palese che le tecniche per catturare l'attenzione dei ragazzi, renderli reattivi agli input dati da personale qualificato, sono sempre più utilizzate anche come terapia per curare numerose patologie ed è in funzione di queste certezze che si è diffusa ad esempio la pet teraphy. Di qui lo sviluppo di centri specializzati nella “Dolphin Assisted Therapy“, più comunemente chiamata delfinoterapia, o quelli specializzati nell'ippoterapia.
L'obiettivo insomma è stimolare i ragazzi affinchè questi pazienti possano migliorare i sintomi provocati da determinate patologie.
E se gli animali sono di aiuto, c'è chi è andato oltre ogni immaginazione: la moto
La mototerapia; e chi ci avrebbe mai pensato! Poniamoci una domanda: a quale adolescente non piace andare in moto? Così Luca Nuzzo, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Presidente e responsabile scientifico dell'Associazione La MotoTerapia, operante in regime no profit in campo sociosanitario, con i propri associati, forma professionisti in grado di ospitare sulle proprie moto ragazzi autistici. Secondo Nuzzo e ricercatori di livello internazionale, la mototerapia migliora i tempi di relazione e risposta agli stimoli esterni, oltre al miglioramento dei campi riconosciuti deficitari nei soggetti autistici, come l’attenzione, la cognizione spazio-temporale, la tolleranza ai rumori e la socializzazione, ciò grazie al contatto con gli “Amici” piloti ed assistenti, con i quali si instaurano rapporti di fiducia e naturale affetto.
Lynphis Ride per la MotoTerapia quest'anno ha il patrocinio di Regione Campania, della Provincia di Caserta, della Provincia di Benevento e di diversi Comuni.
Anche in occasione della V EDIZIONE saranno raccolti i fondi per potenziare nuovi studi e formare altri professionisti in grado di interagire con i piccoli ospiti con cui condividere la sella.