Nonostante i terremoti storici del 1466 e del 1694, e la quasi distruzione totale dovuta al sisma del 23 novembre 1980, oggi il borgo presenta un'urbanistica molto variegata, ma ciò che resta inalterato è il territorio che si è mantenuto incontaminato, favorito dal calo demografico che ancora oggi insiste come una grave emorragia.
Se da un lato queste aree montane, definite svantaggiate, lentamente continuano a spopolarsi, un nuovo sentimento o necessità le potrebbe salvare; esse rappresentano, infatti, il luogo ideale per chi desidera scappare dal caotico vivere quotidiano della città. Il luogo ideale dove rifugiarsi qualche giorno e andare alla ricerca di prelibatezze agroalimentari genuine.
In questo scenario, fatto di uomini e donne decisi a presidiare il territorio, ostinati a non abbandonare la propria terra, c'è chi investe in funzione di una possibile controtendenza ed anche a Castelnuovo, così come sta accadendo in altri piccoli Comuni della nostra regione, è possibile trovare aziende agricole, ristorative e ricettive, di alto livello: delle vere eccellenze, moderne e green, al punto da fare invidia a quelle presenti nelle aree indicate come attrattori internazionali. Villa Flora ne è un esempio: una struttura che ha resistito al terremoto ed è stata restaurata e che oggi rappresenta il fiore all'occhiello (per quanto concerne la ricettività) di questa comunità. La Villa da poco ristrutturata (mantiene gli elementi architettonici originali, con quattro camere accoglienti, in stile moderno) è l'esempio figurato di come sta cambiando il mondo rurale.