Il vantaggio delle nostre aree svantaggiate
Le zone agricole svantaggiate oggi rappresentano una componente rilevante delle politiche comunitarie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; nonostante tutto continua il drammatico calo demografico e le stime per i prossimi anni non sono confortanti: migliaia di giovani continueranno a lasciare questi luoghi in cerca di sbocchi professionali. Se per altri queste zone sono definite svantaggiate, noi , con un occhio al futuro, le individuiamo come luoghi in cui nuovi stili di vita legati al tempo libero prenderanno forma. In sintesi siamo convinti che il calo demografico abbia preservato questi territori, ma considerata la crescente sensibilità dei nostri corregionali circa i temi ambientali, l'esigenza di tutelare terra, aria ed acqua, immaginiamo che i campani siano quasi pronti per ripopolare in modo sostenibile questi territorii “svantaggiati”, rilanciandole come luoghi in cui trascorrere le proprie vacanze, o dove il consumatore sarà dedito a fare la spesa per acquistare prodotti agroalimentari nutraceutici: la vera Filiera Corta.
La Filiera Corta dei Prodotti Naturali
Elemento trainante dell'economia in queste aree sarà la Filiera Corta dei Prodotti Naturali: un patto tra consumatori ed agricoltori in cui, là dove vi sono determinate caratteristiche specifiche proprie del territorio, sarà possibile incontrare i consumatori nei campi che a vario titolo parteciperanno alle attività agricole al fianco degli agricoltori. Per gli agricoltori ciò significa vendere i propri prodotti ad un costo equo e per i consumatori rappresenterà l'inizio di un percorso per acquisire competenze, riconoscere i territori di qualità ed acquistare prodotti di elevata qualità, così come lo è stato per coloro che hanno raccolto le patate coltivate in modo naturale ed acquistate a 30 centesimi al kg. L'iniziativa, la Filiera Corta dei Prodotti Naturali, nata un po' per caso e un po' per gioco, tenutasi a Santa Croce del Sannio (www.santacrocedelsannio.eu), presso l'Azienda Agricola Fattoria La Sorgente (www.fattorialasorgente.it), lo scorso 2 agosto, ha visto protagonisti i consumatori che, al fianco degli agricoltori, hanno partecipato alle attività agricole raccogliendo patate in campo. È stata proprio la partecipazione attiva dei consumatori che ha consentito loro di acquistarle ad un costo contenuto. Non è stata una provocazione né tanto meno la svendita di un prodotto, ma una idea studiata a tavolino applicabile solo in quelle aziende che, oltre ad essere multifunzionali, abbiano caratteristiche tali che si possano prestare ad un progetto teso a non svendere il prodotto, ma a darne il giusto valore. Infatti sarà possibile acquistare le patate coltivate in modo naturale, dopo l'evento, al costo di 1,50 euro al kg. L'idea è stata sviluppata da Obiettivo Campania Sapori e Tradizioni d'intesa con l'Architetto Corradino Bruno e Michele Fiscarelli, rispettivamente gestore e proprietario della Fattoria la Sorgente: un'azienda di circa 30 ettari di cui 12 dotati di recinto antintrusione. L'Azienda, unica nel suo genere (nell'Alto Sannio Beneventano) per la conduzione di allevamenti di animali di bassa corte tenuti allo stato brado, dispone di una sorgente che alimenta alcuni laghetti in cui è praticata la pesca sportiva. Presso l'Azienda, o attraverso i canali di vendita on line, è possibile acquistare salumi, polli, carne di maiale, uova o anche anatre, tutto rigorosamente prodotto in Azienda.
La festa dei Prodotti Naturali che vede tutti d'accordo
La giornata dedicata ai consumatori, grandi e piccoli, è stata l'occasione in cui essi hanno potuto osservare un agricoltore esperto, Domenico Senzamici, nell'utilizzo di un assolcatore meccanico che ha consentito ai partecipanti di raccogliere agevolmente le patate in campo; è stata proprio la raccolta effettuata da parte dei consumatori a consentire che un prodotto di elevatissima qualità potesse essere venduto a 30 centesimi al kg. Ovviamente l'iniziativa è da considerarsi un'attività di promozione poichè il costo reale di questo prodotto è di 1,20 euro al kg. Questo costo scaturisce dal fatto che la suddetta coltura non essendo stata trattata chimicamente in nessuna delle fasi di produzione, ha una resa è certamente inferiore. All'iniziativa ha partecipato: il Vice Sindaco di Santa Croce del Sannio, il Dott. Antonio Zeoli, il quale ha avuto parole di apprezzamento per l'iniziativa; l'Ing. Angelo Cassetta, Assessore e responsabile tecnico del Gal Alto Tammaro, che ha fatto presente come iniziative del genere possano essere replicate sul territorio e come alcune Misure poste in essere dal GAL, come ad esempio la 16.4.1 del PSR, vadano in tale direzione; per la quale, ha sottolineato Cassetta, l'Ente ha registrato un gran numero di domande; il Pof. Michele Cerrato, docente di economia Agraria, presso il Campus di Fisciano, il quale ha illustrato come e perchè sia necessario strutturare, nelle aree rurali interne, progetti tesi a valorizzare le risorse del territorio: agricoltura e turismo sostenibile; La Prof.ssa Rosanna Rosa, Preside del'Istituto Alberghiero Pittoni di Pagani, da sempre attenta alle dinamiche che danno vita al mondo rurale; l'Avv. Agostino La Rana, presidente di Mutua Consumatori, il quale ha sottolineato l'importanza un servizio che assicura collegamenti diretti, rapidi ed efficienti tra centri altamente urbanizzati e are interne svantaggiate. Questi ultimi hanno dato vita, inoltre, ad un tavolo tecnico (coordinato dal consigliere Comunale Dott. Alessandro Sodano) per condividere esperienze e lanciare proposte tese a dare seguito a la “Filiera Corta dei Prodotti Naturali”.
Un ringraziamento particolare alle Aziende Agricole che hanno contribuito a rendere spettacolare questa iniziativa
Corposa è stata inoltre anche la presenza delle aziende agricole, in particolare l'Azienda Agricola Olivicola Cassetta, eccellenza del nostro territorio che si distingue per gli innumerevoli premi nazionali ed internazionali che puntualmente riceve per i migliori oli extravergini prodotti (www.olivicolacassetta.it) Ma numerose sono state le aziende agricole provenienti da tutto il territorio regionale. In particolare i consumatori (solo quelli che hanno prenotato) hanno potuto degustare un prodotto difficile da reperire sul mercato: gli Hamburger di carne podolica da allevamento al pascolo, una carne da considerare simile a quella della selvaggina, prodotta dall'Azienda Zootecnica “La Bersagliera” dei fratelli Cerrone (www.labersaglierashop.it) ed un caciocavallo podolico stagionato 36 mesi prodotto da Giovanni Cifrodelli, titolare dell'Azienda Agricola la Torretta - tra le le pochissime aziende specializzate in zootecnia, ad esclusivo indirizzo Podolico, ad avere una grotta di stagionatura autorizzata - Hanno partecipato, inoltre, l'Azienda zootecnica AGRISAN (www.fattorieagrisan.it) che oltre l'allevamento produce e trasforma il grano di saragolla: pasta di diversi formati che vende a marchio proprio e l'Azienda Agricola Castagne Malerba (www.malerbacastagne.it) che oltre a produrre le castagne nei propri castagneti (circa 50 ettari di castagneti condotti in regime di biologico), sono tra le poche aziende che trasformano e vendono a marchio proprio e da alcuni anni, le due giovani imprenditrici agricole, Rita e Jessica Malerba, producono anche birra di castagne; il tutto sotto la supervisione del Cav. Salvatore Malerba e l'Azienda Agricola l'Oro del Sannio (www.orodelsannio.it) capofila delle aziende che sono state finanziate, lo scorso anno, per il progetto presentato in seno alla Misura 16.4.1